La Normativa Italiana
In particolare, per i gestori di infrastrutture autostradali, sono
riportate le seguenti prescrizioni generali:
-
i valori
limite di esposizione al rumore e l’ambito territoriale entro
cui sono applicati (fasce di pertinenza acustica) sono fissati
da specifici decreti e regolamenti attuativi;
-
l’inquinamento
acustico causato dal traffico autostradale deve essere riportato
entro i limiti di legge definiti dai decreti e regolamenti
attraverso la predisposizione ed attuazione di piani pluriennali
di risanamento;
-
a partire dal
1995 per la realizzazione degli interventi di contenimento ed
abbattimento del rumore, gli enti proprietari o concessionari di
infrastrutture stradali sono obbligati ad impegnare, in via
ordinaria, una quota fissa non inferiore al 5% dei fondi di
bilancio previsti per le attività di manutenzione e di
potenziamento delle infrastrutture; successivamente, la legge
finanziaria del 1999 ha elevato tale valore al 7%.
Per
le infrastrutture stradali il
DMA del 29 novembre 2000 ed il
DPR 142 del 30 marzo 2004 fissano i valori limite di rumorosità
da rispettare e le modalità di realizzazione degli interventi di
mitigazione.
Decreto Ministero Ambiente 29 novembre 2000 – “Criteri per la
predisposizione, da parte delle società e degli enti gestori dei
servizi pubblici di trasporto o delle relative infrastrutture, dei
piani degli interventi di contenimento e abbattimento del rumore”
Tale
decreto fissa le date entro cui il gestore dell’autostrada deve
predisporre e successivamente attuare il piano di risanamento
acustico della propria infrastruttura; tale piano specifica costi,
priorità e modalità di intervento (barriere, pavimentazioni,
eventuali interventi effettuati sui singoli ricettori, ecc.),
nonché le tempistiche di attuazione: in particolare il periodo entro
cui devono essere completate le opere di risanamento per tutta la
rete è fissato in 15 anni, a partire dalla data di approvazione del
piano stesso da parte del Ministro dell’Ambiente.
Secondo quanto predisposto dal Decreto, il gestore individua la
priorità degli interventi, prendendo in considerazione il numero di
persone esposte e la differenza fra livelli attuali di rumore e
limiti ammissibili.
Il Decreto fissa i criteri di progettazione acustica degli
interventi, individuando i requisiti dei modelli previsionali
utilizzabili per la simulazione acustica ed il calcolo delle
barriere; vengono riportati anche i criteri secondo cui valutare la
concorsualità di più sorgenti, in modo da garantire ai ricettori
esposti il raggiungimento dei valori considerati come ammissibili,
anche in presenza di ulteriori fonti di rumore in aggiunta
all’infrastruttura autostradale.
Decreto del Presidente della Repubblica 30 Marzo 2004 - Disposizioni
per il contenimento e la prevenzione dell'inquinamento acustico
derivante dal traffico veicolare, a norma dell'articolo 11 della
legge 26 ottobre 1995, n. 447.
Questo
Decreto completa lo scenario legislativo in merito al rumore da
traffico stradale: in esso sono definiti i valori limite,
differenziati in funzione della tipologia di infrastruttura
stradale, della distanza dall’infrastruttura (fasce di pertinenza,
all’interno delle quali non si deve tenere conto delle zonizzazioni
acustiche comunali), della tipologia di edificio (abitazioni, scuole
ed ospedali) e del periodo di esposizione (giorno e notte). Per ogni
edificio viene preso in considerazione il punto più critico della
facciata maggiormente esposta; in alternativa ai limiti di
esposizione valutati all’esterno, vengono riportati anche i limiti
ammissibili all’interno delle abitazioni. Per le infrastrutture
esistenti i valori limite di immissione, devono essere conseguiti
mediante l'attività pluriennale di risanamento di cui al DMA del 29
novembre 2000.
Gli interventi di Autostrada Torino –
Savona S.p.A.
Nel giugno del 2008, con la consegna del Piano di Risanamento,
l’Autostrada Torino – Savona S.p.A. ha adempiuto agli obblighi di
legge che prevedevano di:
-
individuare le aree in
cui per l’effetto delle immissioni del rumore della propria
infrastruttura si verifichi il superamento dei limiti di legge
(Aree Critiche);
-
formulare il
piano per la
riduzione dell’inquinamento acustico per tutte le aree critiche,
indicando tempistiche, costi e modalità di intervento (Piano di
Contenimento ed Abbattimento del Rumore).
Aree Critiche
All’interno della fascia territoriale di pertinenza
dell’infrastruttura autostradale, sono stati censiti ed individuati
tutti i ricettori e le principali fonti di rumore (autostrada e
sorgenti concorsuali); successivamente sono stati individuati tutti
gli edifici in corrispondenza dei quali i livelli sonori indotti dal
traffico veicolare sono stimati superiori ai valori limite fissati
dalla normativa nazionale vigente. Lo studio è stato condotto
secondo una metodologia finalizzata a valutare in modo oggettivo
l’impatto acustico generato da un’infrastruttura viaria di
trasporto.
Piani di Contenimento e
Abbattimento del Rumore
Lo scopo della redazione del Piano di Risanamento (PCAR) è la
definizione e la pianificazione degli interventi necessari al
conseguimento degli obiettivi di mitigazione esposti nelle altre
sezioni; oggetto del Piano sono tutti i ricettori residenziali e
sensibili individuati come “critici” in fascia di pertinenza
acustica.
Per il raggiungimento di tali obiettivi si prevede la realizzazione
di barriere antirumore, e interventi diretti sugli edifici (infissi
antirumore).
Il dimensionamento delle opere di risanamento acustico riportate
nel Piano è frutto di uno studio preliminare, finalizzato
esclusivamente alla definizione delle priorità di intervento, alla
pianificazione delle opere ed alla definizione del piano finanziario
di Autostrada Torino – Savona S.p.A: nella fase di attuazione, da
completarsi entro il 2026, si stanno sviluppando le progettazioni di
dettaglio, che potranno anche determinare soluzioni diverse da
quanto oggi riportato nel PCAR.
Per facilitare la comunicazione con il pubblico, Autostrada Torino
– Savona S.p.A dei risultati ottenuti dalle attività di censimento e
classificazione dei ricettori, identificazione aree critiche e
pianificazione degli interventi.
Dalla sezione presente sezione è possibile
scaricare un file per la visualizzazione 3D in ambiente Google Earth
di entrambi gli scenari “Area Critiche” e “Piano di Risanamento”:
sarà cioè possibile visionare e “navigare” in un ambiente virtuale
nelle aree interessate,
in linea con quanto elaborato per il Piano di Risanamento Acustico
Nazionale del 2008.
Nello scenario Area Critica, con diverse colorazioni, sono
rappresentate le destinazioni d’uso (abitativa, non abitativa e
sensibile) e l’eventuale superamento dei limiti di legge degli
edifici presenti nella fascia di pertinenza acustica dell’Autostrada
Torino – Savona S.p.A. Inoltre nello scenario dedicato al Piano di
Risanamento sono rappresentati gli interventi di mitigazione
acustica, sia sotto forma di barriera antirumore, sia nell’impiego
di infissi silenti, attraverso i quali si consegue l’obiettivo del
risanamento. I dati completi e di dettaglio sono consultabili sia in
formato cartaceo che digitale presso tutte le Regioni ed i Comuni
interessati.
Interventi
I
NUMERI DEL PIANO
Il Piano verrà realizzato attraverso 68 Macrointerventi operativi
per una lunghezza complessiva di oltre 12.500 m di protezioni
acustiche. La superficie complessiva protezioni ammonta a circa
44.000 m2 con un’altezza media di 3,50 m.
L’ordine di realizzazione dei macrointerventi è definito da una
graduatoria nazionale redatta sulla base di un indice di priorità
acustica che è legato esclusivamente ai livelli di rumore ed alla
popolazione esposta.
Il
Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ha
approvato il Piano di Contenimento ed Abbattimento del Rumore di
Autostrade con decreto GAB-DEC-0000040 del 11/03/2011 pubblicato
sulla G.U. del 04/05/2011 con le specificazioni e le prescrizioni
indicate nello Schema di Intesa approvato nella Conferenza Unificata
Stato Regioni nella seduta del 28/10/2010
In data 14/01/2013 l'Autostrada Torino-Savona S.p.A. ha presentato
al Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare,
alle Regioni Piemonte e Liguria ed ai Comuni interessati la
documentazione relativa allo stato di attuazione del Piano di
Risanamento Acustico ed al 2° stralcio del Piano medesimo
(2014-2018).
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